giovedì 31 marzo 2011

FENG........

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RICARDINHO....................

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La curiosa situazione di chi lavora nello sport in Italia...

Vorremmo porre l'attenzione sulla situazione che riguarda gli operatori nel settore sportivo nel nostro paese, una situazione a dir poco paradossale,figure professionali spesso molto qualificate oltre da titoli della relativa disciplina anche da studi di scienze motorie ed altro, ma in Italia da decenni succede che queste figure non solo non vengono riconosciuti come professionisti ma oltretutto vengono sottopagati e talvolta vivono situazioni societarie alquanto deficitarie. Tra l'altro è bene ricordare che nessun governo di qualsiasi parte politica si voglia, abbia adottato soluzioni atte perlomeno a evidenziare il problema. Ora ci chiediamo se è mai possibile che altre figure lavorative indipendenti , tipo idraulici o meccanici richiedano parcelle elevate anche per lavori di breve durata mentre chi lavora e si impegna nello sport spesso nn riesce a sbarcare il lunario anche se è una persona con conoscenze e curriculum notevoli.Una cosa è certa lo sport in Italia , almeno che non si tratti di calcio, vive situazioni drammatiche e nonostante tutto la volontà dei singoli porta a risultati eccezionali in tutte le manifestazioni mondiali, compresi i giochi olimpici. Tutto questo senza tralasciare l'annoso problema della attività motoria di base nelle scuole primarie per esempio. Per farla breve l' attività sportiva nel nostro base spesso è lasciata alla sola passione di pochi che con scarsi mezzi ottengono risultati eccezionali. La nostra domanda , per concludere è : riusciremo nel nostro paese ad equiparare la figura di tecnici, preparatori fisici e quant'altro a figure professionali spesso riconosciute oltre misura ?

mercoledì 23 marzo 2011

pallavolo difesa

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.....SCHIACCIATONA........

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MANTENERE LA PAROLA DATA........

Vorremmo trattare un argomento che ci sta particolarmente a cuore, la situazione economica grave in cui versano gran parte delle società sportive di ogni tipologia di sport. Ci chiediamo se non sarebbe ora di mettere un freno ai passi più lunghi della gamba. Prima di iscriversi ad un campionato e ad una certa categoria è necessario che le classi dirigenziali facciano un'attenta riflessione " possiamo mantenere gli impegni fino al termine della stagione ? " Possiamo partecipare a questa serie o dobbiamo ricominciare da serie minori ? Questo per non arrivare alle solite frasi di circostanza, ma la crisi è generale e riguardA TUTTI I SETTORI.Ma cari miei questo lo sappiamo da un pò, non sarebbe meglio tenersi bassi e cercare di onorare tutti gli impegni sapendo che si interagisce anche con chi vive di questo lavoro ? Secondo noi c è una grossa mancanza di rispetto e una scarsa competenza e superficialità di chi prende in gestione le società, non conta più nulla la persona ma solo ed esclusivamente un interesse spesso non legato al mondo dello sport. Quando si fanno certe scelte bisogna poi ricordarsi di MANTENERE LA PAROLA DATA................

martedì 22 marzo 2011

GIBA DEFENSE

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Frasi lasciate sulle pareti degli spogliatoi e non solo...

"In una città lontana da qui 500, 700 chilometri, c'è una squadra che ogni giorno scende in campo per allenarsi e dare sempre il cento per cento delle sue possibilità.
Se anche noi ogni giorno non faremo lo stesso, quando in campionato affronteremo quella squadra perderemo ogni singola partita"

DIFESE D'AUTORE

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RUGBY METE SPETTACOLARI

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TENNIS TAVOLO

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AFORISMI PER LA VITA QUOTIDIANA

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....HAKA

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mercoledì 16 marzo 2011

Il COACH COME DIRETTORE D'ORCHESTRA

IL COACH COME UN DIRETTORE D’ORCHESTRA
UN NUOVO APPROCCIO AL COACHING
di Flavia Iannicelli

In un’orchestra ogni suonatore ha una sua partitura, chi assiste a un concerto ascolta l’armonia e l’unione dei suoni e di più strumenti, tutti fondamentali per la realizzazione di quella sinfonia, ma tutto questo è reso possibile solo grazie alla capacità del Direttore di Orchestra che conosce le singole partiture e che ha saputo guidare e dirigere i singoli professori d’orchestra in un’unica, armonica e perfetta soluzione. Cos’è questa se non la funzione di un Allenatore sportivo ?
Paul Watzlawick, ricercatore e insegnante al Dipartimento della Scienza Comportamentale dell’Università di Stanford cita in un suo saggio sul linguaggio del cambiamento un libro di Heinz Burger: 
“Esistere significa giocare un ruolo” che per altro è anche un’ aforisma da cui partire

“GIOCARE UN RUOLO NELLA VITA E IN UNA SQUADRA”

Alla domanda se una squadra vada trattata solo come team, ovvero come globalità, la mia risposta è assolutamente no !!! Sono convinta che il singolo debba essere valorizzato e parallelamente inserito nel team, creando obiettivi comuni alla squadra ma anche personali e motivazionali per il singolo. Ma in che modo fare questo? L’allenatore e il preparatore atletico devono cominciare a parlare con il singolo giocatore , attraverso un linguaggio che sia il linguaggio della persona e non necessariamente il gergo tecnico, devono entrare in sintonia con il giocatore cercando di capirne le aspettative, le paure, le speranze ed eventuali pregiudizi. Questo lavoro deve essere fatto non solo con i “titolari”, ma anche e soprattutto con i “non titolari” che devono capire il motivo per cui non sono al momento inseriti nella rosa che andrà in campo. Ai non titolari, in particolare, occorre far capire quanto siano importanti nella squadra e quanto il loro appoggio possa fungere come forte leva motivazionale per tutti gli attori in campo. Nella comunicazione va tenuto conto infatti che il team è formato da singoli individui che hanno una loro storia personale e che sono cresciuti e si sono formati in contesti diversi. Tutto questo è propedeutico anche al fatto che nel momento in cui saranno chiamati in causa, quando dovranno/potranno dare il loro contributo entrando in campo, lo dovranno fare al massimo della motivazione; tutto ciò, di contro, farà sì che anche i titolari non si sentano privilegiati, perdendo quello spirito di SANA competizione che deve sempre pervadere tutta la squadra.

Il programma deve essere strutturato con periodici colloqui individuali, attraverso i quali prendere spunti dai vari giocatori, riproposti ed elaborati in riunioni di gruppo.
Il termine coach deriva dall’inglese “coche” che corrisponde al moderno “wagon” (carro), quindi allude all’idea di trasporto. Furono poi degli studenti universitari ad attribuire l’appellativo di Coach ai loro tutor migliori. Nel linguaggio sportivo la parola Coach indica infatti l’allenatore con il duplice ruolo di “tecnico” esperto dello sport in questione ma anche motivatore, capace di infondere ai suoi atleti l’energia, l’entusiasmo e la carica necessari ad affrontare la sfida della gara.
Il coach è dunque un veicolo di cambiamento, di crescita: trasporta una o più persone da uno stato di partenza alla meta desiderata, la vittoria o comunque ad una buona prestazione , grazie alla definizione degli obiettivi e di un piano d’azione. Il suo obiettivo principale è far emergere le nostre capacità, a differenza dei modelli formativi tradizionali; inizialmente non cerca dunque di infondere in noi competenza e informazioni, ma accende quelle che in noi sono presenti dandoci modo di attingere ad esse.
E infine alcuni sunti tecnico gestionali di base:

LE PIU’ UTILI TECNICHE DI “COACHING”

- La calibrazione che consiste nell’individuare lo stato d’animo dell’interlocutore.
prestando attenzione al suo linguaggio verbale ma soprattutto al non verbale e al paraverbale.
- Il ricalco che significa venire incontro all’interlocutore, entrando in relazione con lui e stabilendo affinità a livello conscio ed inconscio, verbale e non verbale (cercando di usare le stesse parole e gli stessi gesti). Il bravo comunicatore è colui che riesce a ricalcare la persona che ha di fronte dicendo: “Ti capisco perché io sono come te”.
Inoltre, durante la fase di feed back il coach fa uso della tecnica dell’ancoraggio, per incoraggiare e favorire la riproduzione di un determinato comportamento positivo o liberarlo da atteggiamenti e stati emotivi negativi. Ancorare significa legare uno stimolo (visivo, uditivo, cinestesico) ad una determinata azione o stato emotivo Si procede quindi con la fase “Chi domanda guida”
Un altro dei presupposti del coaching è il seguente: il giocatore sarà protagonista attivo di questo percorso, il coach non dispenserà giudizi e consigli, bensì solleciterà il giocatore con domande ben calibrate al fine di condurlo ad operare scelte consapevoli.
· Le domande più efficaci sono del tipo:
“che cosa … soggetto … verbo positivo al futuro”. Tali domande permettono al
giocatore di focalizzarsi sugli obiettivi. Le domande con “come” si focalizzano sul
modo in cui raggiungere gli obiettivi, le domande con “quando” sui tempi di
realizzazione.

· È preferibile evitare le domande con “perché”, in quanto esse si focalizzano sul passato,che è scarso interesse per il coaching. Tale percorso è infatti orientato a trovare soluzioni piuttosto che spiegazioni e cause.
LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI SQUADRA

A questo punto si passa alla definizione degli obiettivi.
In un primo momento è possibile utilizzare la tecnica del brainstorming, elencando tutti gli obiettivi che vengono in mente.
In secondo momento si passa alla definizione della cosiddetta top ten, ovvero i dieci obiettivi che si intendono attuare entro 1 anno .

IL DECALOGO DEL BUON OBIETTIVO

Il coach ricorda al coachee le caratteristiche che rendono un obiettivo realizzabile:
· deve essere specifico
· definito e misurabile
· con una scadenza
· espresso in positivo
· fattibile
· motivante
· non in contrasto con i propri valori
· immaginabile
· condivisibile con gli altri
· suddivisibile in “sottobiettivi” intermedi

Flavia Iannicelli
Consulente e docente in :
Tecniche di Comunicazione
Team Building
Coaching
PNL
(Logistica, Supply Chain Management e Marketing)

MOMENTI DI GLORIA

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tributo a Kiraly e Timmons

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FARE SQUADRA

Negli sports di squadra è una frase ricorrente " fare squadra ", ci sono squadre che vincono senza un gruppo e squadre che perdono anche se sono un gruppo fantastico. Allora dove sta la verità, quale è l'alchimia, che prerogativa deve avere un team per ottenere risultati ? Potremmo cominciare a ragionare partendo da una teoria che secondo me sposa bene gruppo e squadra " FARE SQUADRA SIGNIFICA GIOCARE PER COMPETENZE ".

MOTIVAZIONE PERSONALE

LE CINQUE REGOLE PER IL SUCCESSO

Essere positivi

Essere positivi o meglio propositi. Succede in qualsiasi momento della giornata quando meno te l'aspetti......a lavoro, durante una gara, in famiglia: un problema da risolvere, un errore da correggere, un difficoltà da superare... se non ci riesci rimani fermo, se però risolvi ti senti meglio ti sembra avere più energia, più benzina...
"TRASFORMIAMO GLI OSTACOLI IN OPPORTUNITA'.
E' una proposta .. e un invito a riflessioni che possono aiutare a quanti si siano fermati

martedì 15 marzo 2011

pensieri

Cosa prova un allenatore prima di un grande match? Cosa prova un atleta che tira un calcio di rigore o un tiro libero all'ultimo secondo.... come mi sento quando vinco e quando perdo.... e la gioia e i timori di un ragazzo la prima volta che scende in campo....e la condivisione e le sofferenze di un team durante la stagione....il calcio in strada, i playground di basket...il beach volley in spiaggia....le rincorse verso i nostri obiettivi.....le delusioni quando si commettono degli errori.....le rivincite....la nostra vita ad inseguire palloni....il bello dello sport " la condivisione "......questo blog vuole spingervi a raccontare tutte le vostre sensazioni.

.....e nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore....un giocatore si vede dal coraggio dall'altruismo dalla fantasia....

Blog

cosa vogliamo da questo blog ? Il confronto costante tra gli operatori sportivi, che spesso avviene solo nei corsi di aggiornamento, ma per migliorarci serve il confronto quotidiano , nelle palestre nei campi sportivi ma soprattutto è importante comunicare anche attraverso il web che ci avvicina anche se siamo lontani. Per insegnare nn dobbiamo mai smettere di imparare.. IL PRIMO PASSO DI OGNI GRANDE SAPERE E' IL SAPERE DI NON SAPERE...

Nuove iniziative

Stiamo preparando per il periodo maggio giugno luglio nuove iniziative, camp estivi centri estivi, alcuni convegni e seminari tecnici . Un seminario riguarderà la preparazione fisica negli sports di squadra. Per fine maggio è prevista la presentazione della Sportrainers, a giorni daremo notizia del luogo e della data.

saluti a tutti

Il nostro blog

Ci piacerebbe che questo spazio fosse usato per un confronto sulle varie discipline sportive dal punto di vista tecnico, didattico e metodologico, e dove tutti gli operatori sportivi , tecnici, preparatori fisici e atleti raccontino le loro esperienze sportive anche dal punto di vista umano ed emozionale.

I NOSTRI PUNTI DI FORZA


  • Organizzazione orientata al committente
  • Servizio orientato al cliente finale
  • Diversificazione dei programmi
  • Gestione e cura delle risorse umane
  • Reclutamento di operatori qualificati e specializzati
  • Monitoraggio costante del servizio
  • Assistenza tecnica
  • Professionalità e passione

LE NOSTRE ATTIVITA'

 
  • Organizzazione convegni , conferenze e seminari tecnici
  • Camp sportivi e di studio
  • Centri estivi
  • Organizzazione tornei
  • Programmi tecnici di allenamento
  • Programmi di preparazione fisica
  • Rilevazioni statistiche sports di squadra
  • Montaggi video

    lunedì 14 marzo 2011

    Chi siamo

     L’associazione Sportivo Culturale "SPORTRAINERS"  nasce da un idea di quattro amici che sentono la necessità di condividere e confrontare le loro esperienze maturate in ambito sportivo, dando vita ad un gruppo di lavoro con l’intento di allargare il confronto con altri allenatori, sport e discipline.
    Scopo dell’Associazione è quello di creare eventi, manifestazioni, tornei, seminari, dibattiti e quant’altro possa interessare ad operatori del campo scientifico, sportivo e culturale; senza trascurare ciò che sarà il nostro futuro… lo STAFF di Sportrainers, infatti si occupa dell’organizzazione di Camp e Centri estivi per far vivere ai bambini nel periodo post-scolastico momenti di aggregazione, divertimento, crescita e sport.
    L’Associazione si occupa inoltre di rilevazioni statistiche negli sport di squadra per lo studio dei vari modelli di prestazione e supporta i tecnici delle diverse discipline sportive nell’elaborazione e sviluppo di programmi di allenamento e preparazione fisica
    Sportrainers mette a disposizione la propria esperienza per sviluppare i vostri progetti in modo che…
    ”...le tue idee prendono forma”.